Dipartimento di Educazione alla Salute: un consuntivo delle attività svolte

foto 3 why not_copiafoto why not_copia

Pubblichiamo l’articolo della prof.ssa Galanzino sulle attività del “Dipartimento di Educazione alla Salute”

Da diversi anni il  nostro Istituto con le sezioni associate del Liceo Classico e del Quintino Sella  segue da vicino la formazione dei propri alunni, non solo dal punto di vista didattico, ma anche sotto l’aspetto delle competenze formative ed educative.

La filosofia ispiratrice  della nostra scuola vuole proporre agli   studenti un’offerta formativa che vada  al di là delle semplici materie di studio e tocchi da vicino la sfera personale, che troppo spesso rischia di essere trascurata e passare erroneamente in secondo piano.

Molte sono state le iniziative che fino a questo momento dell’anno scolastico hanno coinvolto le due sezioni: le prof.sse Antonietta Galanzino e Maria Anna Gianotti, insegnanti referenti dell’attività del Dipartimento di Educazione alla Salute, ormai da anni organizzano per gli alunni incontri con medici e personale altamente qualificato per spingere i ragazzi a riflettere in tema di salute.

Il presupposto si basa sulla convinzione che la scuola, insieme alla famiglia , sia l’agenzia educativa per eccellenza e che sia  opportuno impiegare  il tempo scuola per dare informazioni chiare e corrette che possano portare a contrastare quei comportamenti a rischio cui sono soggetti tanti  ragazzi della fascia della scuola superiore.

Le ultime iniziative in ordine cronologico hanno riscosso particolare favore tra gli studenti; vogliamo citare gli interventi del Dott. Carlo Dardanelli, medico di base dell’ASL ASL212 – Asti e il Progetto “WHY NOT ?”, curato dalla Prefettura cittadina.

Il dott. Dardanelli è da tempo un prezioso collaboratore del nostro istituto: nel maggio 2014  ha supportato gli alunni della classe terza B del Liceo Classico nella realizzazione dell’approfondimento inerente il ruolo dell’amianto nell’insorgenza del mesotelioma pleurico, lavoro poi presentato al Convegno ”SOS AMIANTO”.

La relazione, esposta davanti ad una nutrita platea, ha ricevuto i complementi del prof. Luciano Mutti conosciuto a livello mondiale per i suoi studi sull’asbestosi.

Con le lezioni dell’ultimo periodo , il dott. Dardanelli  ha spaziato a tutto tondo sul tema delle dipendenze : dal fumo all’uso ed abuso di alcolici, finendo “ fuori tema” a parlare di uso improprio di farmaci e di metodo stamina a seguito delle sollecitazioni degli alunni attenti e partecipi.

E’ attualmente in svolgimento presso il nostro Istituto il progetto  WHY NOT curato dalle Sig. re Binello  e Zoin del Nucleo Operativo delle Tossicodipendenze della Prefettura di Asti, che  hanno incontrato i ragazzi per fornire uno spazio informativo circa la normativa sulle tossicodipendenze e le condotte sanzionate dal Codice della Strada in merito al consumo di sostanze psicoattive.

Scopo dell’iniziativa quello di spingere i ragazzi a riflettere su una condotta pericolosa, prima che questa venga messa in atto. Il dibattito è stato inoltre lo spunto per trattare aspetti più ampi, sia individuali, come l’autodeterminazione e la responsabilità personale, sia collettivi, quali il rispetto delle regole e delle norme sociali, il tutto in un’ottica di prevenzione primaria nei confronti della quale la scuola si pone, insieme alla famiglia, come sede principale.

E per finire in bellezza, è proprio il caso di dirlo, le classi quarte prenderanno  parte , nel mese di marzo , ad un incontro con il Dott. Pandini, medico dermatologo presso l’Ospedale della nostra città, per parlare di pelle, in particolare per ricevere informazioni circa il controllo dei nei che ognuno può fare attraverso le regole dell’ABCD.

L’iniziativa si inserisce nel discorso della prevenzione del melanoma cutaneo che da 15 anni a questa parte vede la SOC di Dermatologia dell’ASL di Asti impegnata in una operazione di sensibilizzazione alla diagnosi precoce come elemento di forza nell’approccio a tale patologia.

Non sono mancate le occasioni comunque di parlare di pratiche molto diffuse tra i giovani come piercing e tatuaggi.

Lascia un commento